Quello che oggi è il tarallo pugliese, un tempo era cibo da viaggio di camminatori, messi e commercianti che volevano nutrirsi senza fermarsi. Ma perchè è tondo? Scopriamo le origini di questa forma.

Nasce dall’inventiva e dall’amore di una mamma il tarallo. Impastando acqua, farina e sale, creò tanti anelli che i suoi bambini avrebbero mangiato divertendosi. In seguito il tarallo pugliese divenne il cibo da viaggio di camminatori, messi e commercianti che volevano nutrirsi senza fermarsi.

Chi nasce tondo

Tondi e piccoli, i taralli pugliesi  potevano essere portati ovunque, anche infilato in un cordino al collo o alla cintura. Giuseppe Fiore, fondatore della Fiore di Puglia, ricorda che questa era un’abitudine propria dei contadini che, durante il raccolto o gli ordinari lavori di manutenzione, mangiavano taralli quale rompi digiuno.

 

Linea contro cerchio: la scommessa (vinta) dal Sud

Quando lavorava a Torino, Giuseppe Fiore decise di imporre sul mercato settentrionale dominato dal grissino, il tondo tarallo pugliese, « un prodotto di grande valore, preparato con grano e aromi di alta qualità». Vinse la sua scommessa tanto che il tarallo debuttò a Milano, in via Montenapoleone. Nei party più esclusivi, come in quelli organizzati da Gucci, il tarallo era ed è presente.

Gli affari sono redditizi tanto che, negli anni Novanta, Giuseppe Fiore decide di dare vita all’attuale stabilimento e di produrre i taralli pugliesi su larga scala, con l’intento di posizionarli bene sul mercato italiano ed estero. Vince anche questa scommessa: «Tutto questo – commenta – grazie al 33% di capacità, 33% di volontà, 33% di umiltà, 1% di fortuna».

Ritrovare la manualità perduta: la linea Fatti a Mano

Ritrovare la manualità perduta: la linea Fatti a Mano

Dopo aver conquistato il mercato italiano ed estero con taralli prodotti in uno stabilimento sostenibile e con tecnologie all’avanguardia, Giuseppe Fiore e i suoi figli decidono di mantenere intatta la tradizione artigianale propria della manualità perché le macchine non devono sostituire le persone. Così nasce la linea “Fatti a Mano”.

«Ai miei dipendenti ho raccontato che, da bambino, all’impasto dei taralli davo varie forme. Ho parlato dei tanti momenti condivisi con la mia famiglia nel laboratorio. Insieme, quindi, abbiamo pensato di creare i prodotti della linea Fatti a Mano, dove rivivono la rusticità e i sapori della tradizione». Sono nati “I lunghi”, taralli dalla forma allungata, realizzati sia con farina integrale sia con semi di finocchio. In omaggio al grissino, tra i Fatti a Mano sono stati inseriti gli Intrecci classici, integrali e ai semi di finocchio». Un’idea vincente e di successo che conferma l’eccellenza di Fiore di Puglia.

 

 

 

 

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