Alla guida dell’azienda pugliese, leader nella produzione di taralli, la nuova generazione
ARTICOLO TRATTO DAL SOLE 24 ORE
Volere, immaginare e creare un’eccellenza apprezzata nel mondo a partire da tre ingredienti, i più semplici e genuini che ci siano, la farina, l’olio extravergine di oliva, e il vino. É stata questa l’impresa di Giuseppe Fiore, il quale è riuscito nel processo d’identificazione fra attività, prodotti e territorio, creando un marchio affermato e riconosciuto, Fiore di Puglia, partito da Corato e sbarcato fino in estremo oriente, in Cina e Giappone.
Negli anni Novanta, ricco dell’esperienza di famiglia, il papà e il nonno erano sapienti panificatori con i quali sin da bambino aveva condiviso quell’arte nel forno di Corato, centro dell’Alta Murgia pugliese ricco di frumento, la sua intuizione produttiva furono i taralli. Nulla di originale per i pugliesi ma una nuova frontiera per il mercato italiano ed estero che scopre in quel prodotto tradizionale uno snack innovativo, gustoso e sano.
Quella impresa, nata da una visione ambiziosa e lungimirante che anticipa diversi elementi del marketing che verrà e, dunque, non innova solo l’offerta produttiva alimentare ma segna e detta i tempi anche della comunicazione commerciale, utilizzando un packaging accattivante, gusti nuovi e stuzzicanti e grammature da comodi snack, riesce anche a farsi ambasciatrice della pugliesità nel mondo, dei profumi, del sole e della bontà di questa terra. Oggi, tutto questo cammina su altre gambe e poggia su giovani e forti spalle, quelle dei quattro figli di Giuseppe Fiore, Tommaso e Antonio, amministratori dell’azienda, e delle sorelle Annalisa e Marinella.
Una impresa di famiglia, con tutto quello che al sud può voler dire, e cioè tradizione, legami forti e valori saldi grazie alla regia sapiente di una donna, moglie e madre, la signora Cinzia, che da sempre guida con amore quella famiglia e mantiene solida la base su cui poggia e trova sostegno il successo di Fiore di Puglia. “Quello che oggi siamo e il ruolo che ricopriamo – spiega Tommaso Fiore – non era né dovuto né scontato”. “É stata una scelta che io, le mie sorelle e mio fratello siamo stati in grado di fare perché eravamo preparati e che abbiamo accolto con grande senso di responsabilità, forti anche della fiducia, reciproca, di dipendenti e collaboratori”.
E anche della fiducia nel futuro visto che, in un momento così complesso per l’economia, come quello attuale, Fiore di Puglia ha puntato proprio sul domani, con un investimento di 2.000.000 di euro per rendere ancora più performanti ed efficienti i processi produttivi. “La pandemia che stiamo affrontando sta mettendo a dura prova tutti, ne siamo tutti colpiti in qualche modo, ma non si può stare a guardare e aspettare che passi. Bisogna pensare e prepararsi al dopo, investendo e cogliendo le opportunità di questa crisi”, ha detto Tommaso Fiore.
E così a Fiore di Puglia gli impianti sono tecnologicamente all’avanguardia, moderni e a basso impatto ambientale, in grado di proporre al consumatore diverse linee di prodotti: quella classica, senza glutine, vegan free e biologica, certificata “Qualità Puglia”, realizzati con materie prime che provengono da agricoltura biologica a km 0, utilizzando olio extravergine d’oliva bio D.O.P. e lievito madre, confezionati rispettando l’ambiente, con packaging riciclabili.
Non solo taralli, ma anche pasta secca, bruschette e altri snack, salati e dolci, fra cui gli ultimi arrivati, studiati dal punto di vista nutrizionale per il loro apporto proteico e di fibre. Anche tutta la catena di produzione da Fiore di Puglia è molto Green per abbattere la quantità di rifiuti residui alla fine del ciclo produttivo. A questa impresa lavorano una sessantina di addetti più l’indotto, creando un circolo virtuoso per l’economia del territorio che sta per arricchirsi di un altro gioiello di famiglia, ma questa volta sul mare, a Trani, perla dell’Adriatico.
Passato il testimone dell’azienda ai figli, Giuseppe Fiore realizza un sogno che accarezza da oltre dieci anni con l’avvio dell’ambizioso progetto di riqualificazione di un tratto del lungomare, con la realizzazione di un complesso turistico, che ridarà nuova linfa a una storica e importante struttura preesistente, “La Vela”. Un complesso che sorgerà su un’area di 2.500 metri quadrati, composto da uno stabilimento balneare con lounge bar e ristorante. II 18 settembre c’è stata la posa della prima pietra.
“È stato un momento importante ed emozionante – ha detto il patron di Fiore di Puglia – un nuovo inizio per me, per questa nuova avventura e per il territorio al quale, riconoscente per quello che io e la mia famiglia siamo riusciti a realizzare, voglio dedicare un segno tangibile di gratitudine con quest’opera che, pur essendo un progetto imprenditoriale consentirà, prima di tutto, di riqualificare un tratto di costa, rimasto troppo a lungo ostaggio del degrado e della burocrazia”.